DOVE UNA VOLTA C’ERA IL TIBET – PRESENTAZIONE UFFICIALE
Presentazione ufficiale del libro presso l’azienda del Poggio di Villalta di Fagagna, Via San Clemente, 1.…
Tre amici uniti dalla passione della fotografia si incontrano in una giornata qualunque del 2015, grazie a Giuseppe. Nasce fin da subito una forte intesa e la voglia di viaggiare.
Così, appena un paio d’anni dopo quel fortuito sodalizio e qualche breve escursione in terra d’Abruzzo, decidono di partire alla scoperta del mondo e arrivano in India.
Quello sarà un viaggio che ne segnerà il legame, rinforzando passioni e obiettivi fino a portarli, nel 2019, a scoprire il Tibet.
Ma è un’esperienza, quest’ultima, che nasce schermata dalle paure e dalle insicurezze che ciascuno di loro avrà messo nello zaino. Protetti dalla macchina fotografica atterreranno a Chengdu, in Cina, pronti a far rientro a casa carichi di ricordi e, soprattutto, di belle foto da mostrare.
L’incontro di due popoli, tuttavia, cambierà tutto. Il primo quello cinese han, li accompagnerà dal primo all’ultimo giorno della loro breve esperienza ai confini dell’Est. Il secondo, quello tibetano, farà la sua pallida comparsa solo qualche giorno dopo il loro arrivo a Kāngdìng, e forte e orgoglioso si mostrerà senza remore a Shiqu.
E il tempo permetterà loro di osservare questi due popoli e, soprattutto, di elaborare i loro timori, le loro insicurezze e di analizzare il loro percorso interiore.
A contatto con questa mescolanza di storia e di vita così opposte, incontreranno sé stessi, riflessi negli altri. E giorno per giorno verranno garbatamente spogliati dalle distanze culturali e riusciranno a scrollarsi di dosso quello scudo di partenza che li aveva separati dalla verità, per sentirsi finalmente liberi.
Sarà un viaggio ricco di avventure che non si limita a raccontare l’umana periferia, ma dritto arriverà a trafiggere il cuore del Kham tibetano.
Raccontato con la passione di tre amici che partono per fotografare il Tibet e finiscono per scoprire Alessio, Giuseppe e Stefano.
Nato a Udine nel 1973, sono cresciuto in un piccolo paese del Rojale, in Friuli. Fin da bambino, grazie ai miei genitori, ho avuto la fortuna di ascoltare i racconti di viaggio, attraverso le immagini che mio padre scattava in terre remote ed esotiche. Seduto a terra, davanti al proiettore, non immaginavo che, un giorno, avrei maturato le stesse passioni. Nel 2008, però, acquistata la mia prima macchina fotografica, ho iniziato a viaggiare e a scoprire il mondo.
Non prediligo un genere fotografico in particolare: amo i fiori e la loro fragile bellezza, amo e ammiro gli animali per la loro perfezione, mi piace infine riprendere anche le persone, protette nelle mura domestiche e per questo sicure e libere di mostrarsi come sono realmente.
Viaggio per confrontarmi, conoscere i miei limiti e per sentirmi libero e lontano dagli schemi sociali cui sono soggetto.
Fotografo per fissare indelebilmente i ricordi e le emozioni.
Sono nato nel 1983 ad Ampezzo, nel cuore della Carnia. Da più di dieci anni vivo e lavoro a Tolmezzo, dove mi sono trasferito con mia moglie Erica. La mia prima macchina fotografica è arrivata con i punti della benzina; dopo l’acquisto di una reflex, è nata una passione. Inizialmente fotografavo la mia terra, gli animali e le piante che la popolano, ma con la nascita delle mie due bellissime bambine mi sono dedicato anche alla ritrattistica.
Un viaggio zaino in spalla? Un sogno, ma non pensavo di avere il carattere per farlo. Poi con Giuseppe e Stefano è arrivata la prima avventura in India e da quell’esperienza mi sono scoperto più viaggiatore che fotografo. Quando sono in viaggio mi piace immergermi nel nuovo ambiente, prendere contatto con le persone e perdermi nel fluire della vita quotidiana, provando in seguito a fissarne le sensazioni e i ricordi attraverso la fotografia.
Sono nato nel lontano 1976 a L’Aquila e ho trascorso gran parte della mia vita a San Demetrio ne’ Vestini, un grazioso paesino della provincia aquilana. Da circa vent’anni vivo e risiedo nell’alta valle friulana, in Carnia per la precisione, dove lavoro. Ho deciso di dedicarmi alla fotografia alla fine del 2010, quando ho acquistato la mia prima reflex. In realtà, però, questa passione mi ha accompagnato per tutta la vita, almeno da quando ne ho memoria, tant’è che i primi passi li ho mossi con una Yashica a pellicola, un gradito regalo di mio zio.
Pur fotografando immagini di diverso genere, la mia vera passione rimane la fotografia di ritratto, con la quale cerco di trasmettere il mio linguaggio fotografico, fatto di storie ed emozioni.
Presentazione ufficiale del libro presso l’azienda del Poggio di Villalta di Fagagna, Via San Clemente, 1.…
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